giovedì 20 dicembre 2007

emisferi...


Orientarsi nella complessità del mondo in cui viviamo, trovare la strada in un nuovo settore o la via d’uscita in una situazione bloccata, sono capacità della mente che dipendono da diverse abilità cognitive, dalla nostra esperienza, dalla creatività individuale. Dal punto di vista percettivo, la capacità di avere una visione unitaria del mondo circostante dipende dall’alleanza tra i due emisferi cerebrali: l’occhio, infatti, è una telecamera imparziale, mentre tocca al cervello illuminare questo o quell’aspetto particolare. L’emisfero destro è, insomma, una specie di faro che illumina con il suo fascio di luce tutto l’orizzonte. Il sinistro, più impegnato in altri compiti come quelli logico-linguistici, si limita a fare attenzione a ciò che avviene nel campo visivo destro, e il suo fascio di luce illumina soltanto metà del paesaggio in cui siamo immersi. I due emisferi sono infatti molto diversi : il sinistro è analitico, ed esamina la realtà componendola nelle sue parti, mentre il destro è sintetico, e ricompone le parti formando un tutto. Il sinistro è prevalentemente simbolico mentre il destro è concreto. Il sinistro è astratto e partendo da un dettaglio può rappresentare la realtà nella sua completezza mentre il destro è analogico: vede cioè le somiglianze tra due oggetti o situazioni ma non comprende le relazioni metaforiche che vi sono tra essi. Il sinistro dispone le cose e gli eventi in una dimensione temporale, mentre il destro non ha il senso del tempo e, come in un film, assimila il passato sia con il presente sia con il futuro. Per comprendere il mondo, i procedimenti logico analitici sono fondamentali, e la metà sinistra del nostro cervello ci fornisce gli strumenti necessari. Ma è anche necessaria una visione d’insieme, quella che dipende dalla metà destra. (Alberto Oliverio)

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