lunedì 8 dicembre 2008

I giochi e la matematica

17 ottobre

Isabella Vergara, Geni con il quiz, in Airone, Agosto 2008, pag.71
Lo dice la scienza: sudoku, rebus e cruciverba ci rendono più intelligenti.
Enigmistica e matematica stimolano diverse aree del cervello.
Spazio e numeri interessano il lobo parietale. In questa regione risiede il senso dell’orientamento e in generale la competenza visivo-spaziale. Si esercita ad esempio con il sudoku, il cruciverba e il rebus. I tassisti hanno i lobi parietali super sviluppati.
La vista interessa il lobo occipitale: è la parte deputata a riconoscere e interpretare gli stimoli che arrivano al nervo ottico. Viene attivato quando giochiamo a trovare le differenze in due figure. Il lobo frontale è deputato al ragionamento logico-matematico, al pensiero astratto, attenzione, pianificazione: tutte capacità che si esercitano con il sudoku, cruciverba, giochi matematici ed il rebus.
Il lobo temporale: sede della memoria. Questa regione viene esercitata con le parole crociate e con il rebus.
Diversi studi hanno dimostrato che gli stimoli intellettivi aumentano l’afflusso di sangue al cervello e favoriscono il rilascio di sostanze nutritive che, ad esempio, possono rafforzare ed aumentare in modo significativo le connessioni nervose dell’Ippocampo, regione fondamentale per l’apprendimento e la memoria.
APPROFONDIMENTI
I giochi che stimolano le diverse aree del cervello. Chi gioca più a lungo ottiene –anche- punteggi più alti nel quoziente intellettivo.
Sudoku: impegna il lobo occipitale per esplorare la griglia; pesca i numeri nel lobo parietale e decide dove posizionarli con il lobo frontale; utilizza la memoria a breve termine (regioni frontali e parietali), per visualizzare mentalmente le varie regioni nella griglia.
Trova la differenza: il confronto continuo tra le due immagini sollecita le strutture occipito-temporali e parietali destre, coinvolte nella rappresentazione astratta di ciascuna figura, e le regioni frontali destre, che mantengono attive queste rappresentazioni nella memoria di lavoro visuo-spaziale.
Cruciverba: stimola l’emisfero sinistro del cervello. La lettura richiede l’attivazione di strutture temporo-occipitali; la comprensione delle definizioni si avvale delle aree del linguaggio, area di Broca, area di Wernicke; per reperire la parola bersagliasi attivano le conoscenze sulle diverse categorie concettuali, rappresentate in varie parti della corteccia (lobo temporale, lobo parietale, lobo frontale). La produzione della risposta scritta esercita le aree coinvolte nella scrittura (lobo temporale, lobo parietale e lobo frontale).
Rebus: attiva la corteccia temporo-occipitale per riconoscere le immagini; recupera le parole corrispondenti nelle regioni temporali sinistre (per i nomi) o frontali sinistre (per i verbi) e le tiene nella memoria verbale a breve termine (nelle regioni fronto-parietali sinistre) per poi concatenarle nella risposta attesa.

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